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SAN GIOVANNI ROTONDO 2007

Anche quest’anno, come di consueto, si è aperta la stagione ufficiale 2007 della Ciclistica Salernitana "N. Romano" con la pedalata a San Giovanni Rotondo. Il percorso di questa edizione è stato (finalmente) cambiato rispetto alle ultime due: non più quello tradizionale attraverso il passo Mirabella (Ariano Irpino), ma un itinerario alternativo, poco trafficato, attraverso l’incantevole Alta Valle del Sele, ideale per pedalare in tranquillità, per un totale di circa 230 km.

Il raduno è fissato alle ore 6 del 29 aprile presso la sede della Ciclistica.

Reduce dall’Amstel Gold Race, al via in perfetta forma anche Tampooooneeeen (Alfonso), che per l’ennesima volta mette in crisi il mondo dei nutrizionisti e l’intera scienza dell’Alimentazione: dopo i 3 chili in 3 giorni alla Sicilia No Stop (1050 km), anche in Olanda ha bissato il successo con 1 chilo (ma qualcuno vocifera di più) in un giorno (290 km). Pare che le associazioni umanitarie impegnate nella lotta contro la fame nel mondo abbiano deciso di interrompere le forniture di derrate alimentari ai paesi poveri, sostituendoli con biciclette visto i "benefici" riportati da Alfonso dopo lunghe pedalate.

Alla partenza sono presenti 22 soci; già annunciate le defezioni di Johnny the Teacher (a corto di preparazione: solo 6.000 km dall’inizio dell’anno in mountain-bike…… scusate se è poco!!!) e Schizzo the Winner, che in prossimità di Quaglietta abbandoneranno il gruppo. Fa scalpore il forfait all’ultima ora di Schizzo (Guerino) che mette in seria difficoltà gli organizzatori della pedalata che, per la prima della stagione, ci tenevano ad avere the Winner 2006: ufficialmente la rinuncia è dovuta a motivi familiari, ma in gruppo circola la voce che la sua assenza è forse per il timore di "steccare la prima" (qualcuno addirittura lo paragona all’americano Armstrong…………!!!!).

Altri assenti illustri sono Pompeo e Franco Del Vecchio, impegnati nel brevetto di 400 km per la qualificazione alla Parigi-Brest-Parigi (in bocca al lupo ragazzi!!), Emilio e Fabrizio per i "noti" motivi familiari ("propter mulieres") e il Sarto di Panama (Sergio), anch’egli a corto di preparazione.

A tal proposito è proprio di queste ultime ore una dichiarazione del Sarto rilasciata all’agenzia ANSA: "Quest’anno raggiungerò il top della forma l’8 dicembre: per quella data non temo rivali (a tavola ca’ forchetta), l’unico che potrebbe darmi qualche problema in quella occasione è Alfonso". Concordiamo con te caro Sergio, sei sulla buona strada visto che il salvagente che hai davanti si sta trasformando in un bel canotto!!!!! (SCHERZO!!! Ti aspettiamo presto).

Il via viene dato alle 6.20, complice il ritardo di Mimmo che qualcuno già dava per assente visto che il giorno precedente con Schizzo ed Emilio si era sobbarcato un giro di 160 km per un totale di oltre 3300 metri di dislivello.

La giornata è ideale per una pedalata così lunga: il bel tempo ci accompagnerà per tutto il percorso con un sole quasi estivo. La prima parte del percorso vede il gruppo compatto ad andatura turistica; la fanno da padrona gli sfottò, i pronostici su chi arriverà primo in cima alla salita di S. Giovanni e si lanciano parecchie sfide nella sfida.

Già a Campagna il Presidente inizia a mettere le mani avanti sull’esito finale della sua prestazione adducendo una lunga serie di scuse che ogni tanto propinerà durante il tragitto:"Propongo di salire tutti insieme fino a S. Giovanni" (l’idea viene respinta con una sonora pernacchia); "Stanotte mi sono ubriacato e sono tornato tardi a casa"; "Ho dovuto prendere un antistaminico per l’allergia e adesso mi sento debole"; "Ho le gambe fiacche che mi fanno male". Caro Presidente, come si dice in gergo, "sei carta conosciuta"; nessuno più abbocca alle tue astuzie!!!

Proclami vengono anche da Casimiro, quest’anno nel team Look, che ha svolto la preparazione invernale sotto la direzione di Schizzo: immediata viene lanciata la sfida tra il panettiere della Look e Franco Biscione del team Scott. Casimiro sembra sicuro del fatto suo nonostante sia orfano del suo capitano (Schizzo), galvanizzato dai suoi compagni di squadra (Gigi e Vito) che lo inciteranno e consiglieranno per tutto il percorso.

Durante la dolce ascesa di Serradarce, Alfonso comunica al gruppo che quest’anno sarà abbinato alla pedalata di San Giovanni il trofeo "Sciancalepore", che verrà assegnato al primo tra i ciclisti che salirà sul furgone "scopa". Il trofeo è dedicato all’ex socio Sciancalepore che nell’edizione del 2006, nella discesa di Monteleone, salì su quel furgone ponendo fine alla sua carriera di ciclista. Anche in questo caso impazzano i pronostici nel gruppo, nel tentativo di prevedere la terna di ciclisti che conquisterà il podio per l’ambito trofeo.

La prima sosta avviene dopo circa 75 km in prossimità dell’inizio della salita del Varco Appenninico; i rifornimenti personali vanno dai consueti panini al prosciutto a quelli con la marmellata: soltanto Alfonso, come sempre da "vero ciclista", utilizza rigorosamente maltodestrine (BIRRA) e carboidrati con proteine "nobili" (panini con caciocavallo e soppressata) . Ma attenzione sarà propria questo tipo di alimentazione, fornita da  Tampoooneeen, che aiuterà Mimmo sulle rampe finali di San Giovanni!!!

Proprio ai piedi della prima vera salita, il trofeo Sciancalepore sembra trovare il suo vincitore: Michele rimasto attardato con Lello sale sul furgone, rispettando i pronostici che lo davano per favorito.

La salita del Varco Appenninico, che in passato aveva sempre regalato emozioni, viene affrontata con particolare tranquillità dal gruppo. Addirittura Gaetano che in prossimità di una salita scatta sempre, rimane nella pancia del gruppo: quest’anno tutti vogliono arrivare con più energie ai piedi della salita di San Giovanni; il maggior numero di chilometri e il caldo consigliano ai ciclisti di non sprecare energie preziose.

Tutto sembra procedere secondo programma: il gruppo al termine della salita, dopo aver aspettato i ritardatari, si lancia compatto nella discesa e procede con cambi regolari (o quasi) fino alle porte di Candela dove viene effettuata la seconda sosta della giornata. Si riparte alla volta di Foggia lasciando la strada statale (troppo trafficata) e imboccando la strada provinciale: in questa occasione perdiamo Lello che, spirito libero e solitario, continua da solo sulla statale e sarà recuperato a Foggia, dove terminerà la sua pedalata conquistando la seconda piazza del trofeo Sciancalepore. All’uscita della statale simpatico siparietto di alcuni ciclisti (tra cui il Presidente) che, forse un pò "cotti", girano intorno alla rotonda posta all’uscita e si riavviano verso la statale appena lasciata!!!! Immancabili gli sfottò e le beffe, soprattutto nei riguardi del Presidente.

Superata Foggia, dopo l’immancabile e inutile giro "turistico" all’interno della città per individuare la strada per San Giovanni, il gruppo effettua l’ultima sosta: la tensione è alle stelle; il Presidente (per scaramanzia) stila la sua classifica finale tirandosi indietro; lo stesso Presidente cambia completino utilizzando quello senza maniche (forse più leggero di peso), alleggerisce la bicicletta svuotando una delle due borracce e levando la pompa e il kit con la camera d’aria, prepara intrugli vari. The Vice (Massimo), in gran segreto ma non troppo, di nascosto al pompiere, tira fuori dal furgone la mitica borsetta frigo nella quale, la legenda racconta, sono conservate pozioni magiche da utilizzare in occasioni particolari.

Il gruppo riparte, tutti sono concentratissimi, nessuno vuole sfigurare!!!

E finalmente arrivano gli ultimi 15 chilometri: lasciata la statale per Manfredonia, all’inizio del falsopiano che porterà ai piedi della salita di San Giovanni Rotondo, comincia la bagarre. Il ritmo aumenta freneticamente, sollecitato soprattutto da Gaetano, le cui violente ripartenze provocano subito la frattura del gruppo. In testa si forma un plotone costituito da Gaetano, Mimmo, il giovane Dario, Gigi, Antonello, Massimo, Vito e Renato.

Gaetano continua a scattare ma i suoi attacchi vengono sempre rintuzzati; la selezione continua e poco prima della salita perdono contatto prima Vito e poi Renato.

All’inizio della salita, Gaetano ci riprova: al suo inseguimento si lanciano Mimmo e Dario; Gigi e compagni preferiscono salire con il proprio passo e in pochi metri raggiungono il gruppetto di testa. La fatica comincia a farsi sentire: perde contatto Massimo che preferisce andare su regolare. Gaetano paga i continui scatti e si stacca appena la salita si impenna. Mimmo allunga di qualche metro ma poco dopo viene raggiunto da Gigi, Dario e Antonello. Il quartetto di testa ha però vita breve: poco prima del 1° tornante Gigi aumenta il ritmo che, impietosamente, fa crollare Antonello che anche quest’anno vede così sfuggire la vittoria tanto agognata (si era illuso nelle domeniche precedenti il caro Presidente (e non solo lui) di poter competere con gli scalatori, ma quando la salita si fa dura…… forse è meglio rassegnarsi!!!!!!!).

Il terzetto di testa, dopo aver guadagnato nei primi tre tornanti un notevole vantaggio, rallenta la sua marcia. La stanchezza è tanta: Gigi deve fare i conti con i crampi, Mimmo forse accusa la fatica del giorno prima e il giovane Dario la mancanza di abitudine a quel chilometraggio. Di comune accordo arrivano insieme (ex equo) al traguardo di San Giovanni; quarto giunge Antonello con un distacco di 2’40", quinto Gaetano a oltre 4’, seguono nell’ordine Massimo (sesto) e Vito (settimo).

E poi che succede?????

I sette giunti al traguardo tra sfottò, complimenti e risate, attendono l’arrivo del resto del gruppo. Grande esultanza da parte del team Scott per l’arrivo di Erik il Rosso (Franco Biscione) di gran lunga vincitore della sfida con Casimiro e poi subito dopo il Pompiere (Renato): il Presidente esulta all’arrivo del suo fido scudiero, il quale però si accascia al suolo devastato dai crampi (confesserà che nel tentativo di riprendere Massimo è arrivato letteralmente "stremato" dalla fatica).

Finalmente dopo circa 20 minuti si intravede in lontananza la sagoma di Casimiro!!!!!

Delusione del team Look per il risultato di Casimiro: pare che addirittura, dopo l’incolore prestazione del panettiere, il signor Look in persona abbia chiamato dalla Francia per avere chiarimenti sull’opaca prestazione. Nonostante le critiche sull’inefficacia della nuova preparazione, Casimiro dichiara:" Sono contento di come ho fatto la salita; non ho mai forzato, solo alla fine ho cercato di riprendere Zollo. Posso solo migliorare"!!!! Contento lui!!

Intanto BISCIONE 1 - CASIMIRO 0…………..!!

Si succedono gli arrivi: pian piano arrivano tutti da Natalino al gruppetto dei "Senza Fretta" con Alfonso e Fiore fino a Michele.

Complimenti a tutti siamo stati bravissimi; ottima la performance dei nuovi soci (Donato, Gabriele, Francesco Fortunato, Francesco Zollo, Salvatore) che hanno dimostrato una perfetta integrazione con il gruppo dei "vecchi" mostrando tenacia e tenendo duro fino alla fine. Complimenti a Michele che, seppure a corto (anzi a cortissimo) di preparazione, a Foggia è risalito in bici arrivando fino a San Giovanni.

Siparietto finale: nel vedere il Pompiere, stremato dalla fatica e dai crampi, salire sul furgone "scopa" per raggiungere l’albergo, Casimiro rimette in discussione l’assegnazione del Trofeo Sciancalepore: per il panettiere (supportato dal parere positivo di altri soci) il vincitore dell’ambito trofeo non è Michele bensì proprio il Pompiere. Al più presto il Consiglio Direttivo della società si riunirà per assegnare definitivamente il primo posto: addirittura c’è chi (Alfonso) stamattina ha già annunciato per email che l’orientamento dei vertici della Ciclistica è quello di conferire al Pompiere lo "Scianca Furgone" .

Alla prossima sfida!!

Il Grillo Parlante