MARATONA DLES DOLOMITES 2007
Finalmente è pronto il resoconto della Maratona dles Dolomites 2007 che tutti i soci della Ciclistica Salernitana attendevano impazienti. Dal 2 luglio nell’ambiente ciclistico salernitano non si parla d’altro che della prestazione degli atleti della Ciclistica Salernitana, che quest’anno, a livello cittadino, si sono dimostrati di gran lunga i più bravi e i più preparati. Circolano in città le voci più disparate sulle prestazioni (positive e negative) degli atleti del presidente Marino, supportate soprattutto dalle immancabili dichiarazioni (per lo più scusanti e recriminazioni) dei singoli protagonisti che in questi giorni si sono succedute a cascata: dal mal di gambe ai crampi, dalle notti insonni “peperonate” ai “se non avessi perso la pompa forse avrei….”, ai “se non mi fermavo a fare la pipì al se non l’avessi aspettato in salita……..”, insomma tutte della serie: "SE MIO NONNO AVEVA 5 PALLE ERA UN FLIPPER!!!!!!" Ma veniamo ai numeri: 16 dei 31 ciclisti della Campania che hanno partecipato alla Maratona fanno parte della Ciclistica Salernitana e tutti (cosa mai avvenuta in nessuna delle precedenti edizioni) hanno completato il percorso lungo, scalando sette dei passi dolomitici più famosi al mondo. Il bottino sarebbe potuto essere ancora più pingue se all’ultima ora non ci fossero state le defezioni dei soci Bianchi e Del Vecchio!!! Ben 5 ciclisti (Roberto, Marino, Valiante, Mecca e Sarno) sono scesi al di sotto delle 7 ore (addirittura Skizzo e il Presidente hanno battuto il record (6h 29’) che apparteneva a Pompeo e che resisteva da ben 7 anni): se pensate che nelle tre precedenti edizioni in cui la Ciclistica Salernitana si era presentata al via con una nutrita pattuglia di ciclisti, soltanto una volta (ed. 2002) due atleti erano riusciti a scendere sotto le 7 ore, si capisce come quest’anno tutti i soci erano preparati più che bene. Altri 5 ciclisti (D’Amato, Pennimpede, Addesso, Grimaldi e Palumbo) hanno completato il percorso lungo con tempi compresi tra le 7 e le 8 ore, mentre 3 (Del Manso, Biscione e Lanzara) con tempi di poco superiori alle 8 ore. Dulcis in fundo il terzetto Viscardi, Pellegrino e Ferraro arrivati un po’ più attardati rispetto agli altri: sembra, però, che la colpa sia del solito Tampoooneeen che ha ritardato notevolmente i compagni di viaggio per le lunghe soste trascorse ai rifornimenti, provocando la protesta degli organizzatori a causa delle continue razzie di genere alimentari (in particolare di strudel). Ma veniamo alla cronaca!!!! Già dall’arrivo a Corvara la tensione si taglia a fette; tutti quest’anno hanno fatto sacrifici e duri allenamenti puntando sulla Maratona delle Dolomiti, nessuno vuole sfigurare. Il venerdì mattina si organizzano gruppetti diversi: c’è chi (Skizzo, Gigi e l’Ingegnere) preferisce fare un leggero giretto puntando su Brunico, chi (Boccoli, Ottobrino e Ansiolitico) un giro un po’ più impegnativo (passo Campolongo), altri invece (Tampoooneeen, il Pompiere, Erik il Rosso, Mecca o’ animalo e o’ Leone (Salvatore), impavidi delle fatiche che li aspettano la domenica successiva, affrontano niente di meno che la terribile salita delle Tre Cime di Lavaredo, scalando prima il Passo Valparola, poi il passo Tre Croci da Cortina e infine la terribile salita delle Tre Cime di Lavaredo con pendenze da muro fiammingo fino al 20% (addirittura Erik il Rosso e Mecca o’ animalo sono ritornati a Corvara in bicicletta beccandosi anche un bell’acquazzone sul passo Valparola). Nel pomeriggio si aggregano alla comitiva gli ultimi ritardatari: il Presidente arriva alle ore 15.00 e già alle 15.05, dopo aver “scaricato” moglie, figlia e bagagli, lo ritroviamo in bici per una sgambata; Pompeo (anche lui farà una puntatina in bici verso Brunico e ritornerà mezzo fradicio per la pioggia) e Fiore, che invece saggiamente preferisce riposare. Il giorno dopo soltanto in pochi dedicano qualche ora alla bicicletta: Skizzo, Gigi e Sua Eccellenza vanno a gustarsi un buon caffè a Brunico, il Pompiere e pochi altri fanno un “defaticante” giro del Sella Ronda, mentre il resto del gruppo si prende una giornata intera di relax visitando le bellezze paesaggistiche dei dintorni. I pronostici della vigilia vedono favorito il campione uscente Skizzo, anche se qualche chances viene data a Gigi (forse più in base al curriculum che al reale stato di forma); possibili outsiders sono Mecca e il Presidente (quest’anno tirato come non mai!), mentre Sua Eccellenza e Pompeo rappresentano due incognite. Grandi speranze sono riposte sull’Ingegnere che ha svolto un’ottima preparazione, alla quale si spera si accoppi anche una condotta di gara accorta. Domenica mattina ore 4.30: il gruppo si ritrova a colazione, sembra regnare una tranquillità assoluta, che in realtà nasconde la tensione e la concentrazione di ogni singolo ciclista. Pochi sono riusciti a trascorrere una notte tranquilla: chi per colpa dei peperoni, chi per la tensione della gara, chi ha dovuto subire i rumorosi suoni emessi nel sonno (ronfare) dai compagni di stanza. Alle 5.30 è stabilito l’orario di avvio verso le griglie di partenza e, dopo l’immancabile foto di rito, i primi a schizzare via sono Ottobrino ed Erik il Rosso (fonti arabe ci comunicano che, dopo aver umiliato il Panettiere a S. Giovanni Rotondo, questa volta Erik vuole vincere la rivalità con Jhonny the Teacher suo temibile avversario di categoria). Quest’anno gli atleti della Ciclistica Salernitana sono stati suddivisi in due griglie diverse in base ai risultati ottenuti nelle precedenti edizioni e in base al numero di Maratone portate a termine. La partenza viene data puntuale alle 6.15. Immancabile siparietto di Skizzo e del Presidente che ritardano l’uscita dalla griglia allo scopo di partire con un tempo più basso (più facile da recuperare sulle prime salite a causa dell’elevato numero di ciclisti che rallenta notevolmente l’andatura): alla fine solo dopo minaccia fisica da parte degli organizzatori i due partono, con il Presidente che si avvantaggia di circa 15 secondi su Skizzo. Sulla prima salita (Passo Campolongo) in testa al gruppo della Ciclistica c’è il duo Emilio-Gigi, ma in realtà la partenza ritardata di Skizzo e del Presidente rende solo apparente questo vantaggio. A metà salita del Pordoi i due raggiungono la coppia di testa e il quartetto procede insieme fino all’inizio del Passo Sella dove l’Ingegnere rimane leggermente attardato. A Corvara transitano per primi in tre: Skizzo, il Presidente e Gigi (in realtà quest’ultimo, in virtù delle diverse partenze ha un ritardo di circa 50 secondi dal duo di testa); a pochi secondi segue Emilio. E nelle retrovie cosa succede? Mimmo fa corsa solitaria transitando a circa 8 minuti dai primi sul Gardena e con un vantaggio a Corvara di oltre 5 minuti sui più immediati inseguitori (nell’ordine di passaggio: Vito, Pompeo, Gabriele, Renato e Massimo). Jhonny, Eric e Ottobrino procedono distanziati di pochi minuti gli uni dagli altri, mentre il terzetto di coda (Alfonso, Fiore e Salvatore) viaggia unito e compatto con grande regolarità (soprattutto ai rifornimenti!). Ma è proprio sul Campolongo che la corsa ha il suo primo scossone perdendo uno dei protagonisti della vigilia: Skizzo aumenta il ritmo, il Presidente resiste ma Gigi perde contatto, passando allo scollinamento con un ritardo di quasi 2 minuti dal duo di testa, con Emilio staccato di pochi secondi. Dietro Mecca perde qualcosa dai primi ma continua a guadagnare minuti preziosi sugli inseguitori; tra questi si segnala il Pompiere che nella cronoscalata del Campolongo fa segnare il 6° tempo assoluto della Ciclistica Salernitana. Intanto Massimo, deluso dal tempo di passaggio a Corvara, decide di proseguire ad andatura praticamente cicloturistica. Lotta serrata tra Jhonny, Eric e Ottobrino che fanno segnare quasi lo stesso tempo di scalata del Campolongo, anche se Jhonny mantiene un piccolo vantaggio sui due. Regolarissima invece è l’andatura sul Campolongo di Fiorellino, Salvatore e Tampoooneen. Nel tratto più veloce della Maratona fino all’attacco della temibile salita del Giau il vantaggio del duo di testa aumenta, grazie a Skizzo che spinge a ritmi quasi impossibili e che si dimostreranno fatali per il Presidente. Sul Colle S. Lucia Gigi crolla letteralmente e viene superato da Emilio che ai piedi del Giau ha un vantaggio di quasi 2 minuti. Anche Mimmo recupera minuti preziosi su Emilio e Gigi e aumenta il vantaggio sugli inseguitori; tra questi Pompeo a Selva di Cadore precede di oltre 2’30’’, Vito e di circa 4’30’’ Gabriele e Renato. Anche il trio Jhonny, Erik e Ottobrino si divide: Natalino, infatti, a Selva di Cadore accusa quasi un quarto d’ora di ritardo. Alle spalle di tutti procede, invece, compatto il trio dei “senza fretta”. Ma è sulla salita del Giau che si decide la corsa sia per le posizioni di vertice sia per le “retrovie”: attacco decisivo di Skizzo che prende il largo sul Presidente che accuserà un ritardo al termine della salita di 2’43’’. Perde ancora qualcosa Gigi pur limitando i danni, nonostante i crampi accusati durante quasi tutta la salita; crolla invece, Emilio che sarà superato anche da Mimmo artefice di un ottimo tempo di scalata (2° assoluto, dietro soltanto a Skizzo). Positiva la salita di Pompeo (3° tempo assoluto) che stacca definitivamente il terzetto (nell’ordine di passaggio sul Giau) composto da Renato, Gabriele e Vito. Buono il tempo di scalata di Erik il Rosso che stacca di oltre 3 minuti Jhonny, ma poi lo aspetta in vetta. Se la prendono con tranquillità sia Massimo sia Natalino (a causa dei crampi) al pari di Alfonso, Fiore e Salvatore. Sul Falzarego lo spietato Skizzo continua a macinare rapporti impossibili e mette in crisi definitiva il Presidente che accuserà in cima un ritardo di quasi 9 minuti; anche Gigi recupera 2’30’’ su Antonello, mentre dietro le posizioni rimangono praticamente immutate, ad eccezione di Gabriele che supera sul Valparola Renato fermo in preda ai crampi. A tal proposito si narra che alla richiesta di soccorso del Pompiere, Ansiolitico (forse per la gioia della sua prestazione) gli abbia rivolto un invito esortandolo a “sollazzarlo mediante pratiche di giochi orali”. La corsa oramai si è decisa: al traguardo giunge primo Skizzo che conquista per il terzo anno consecutivo il titolo di THE WINNER, con un vantaggio di 11’02’’ sul Presidente. Resiste al terzo posto Gigi che mantiene un esiguo vantaggio (1’24’’) sul sorprendente Mimmo e poi Emilio che tiene duro fino alla fine mantenendo un rassicurante margine su Pompeo giunto alle sue spalle. Grande la prestazione di Gabriele che, dopo solo 7 mesi di bicicletta, chiude al 7° posto assoluto con un fantastico tempo (7h13’36’’). Seguono Vito che precede il Pompiere, poi Massimo; appaiati sul traguardo Erik e Jhonny (anche se quest’ultimo, partito dopo Erik, risulterà avere oltre 2 minuti di vantaggio), più staccato Natalino. Dulcis in fundo, in ordine di arrivo, Fiore, Alfonso e Salvatore. Grande soddisfazione all’arrivo. Quasi tutti hanno migliorato i propri tempi: il Presidente di 51’, Emilio di 45’, Skizzo di 34’, Vito di 32’, Gigi di 14’; superlative le prove di Mecca, Pennimpede e Biscione che partecipavano per la prima alla Maratona delle Dolomiti ed hanno fatto segnare ottimi tempi. Non manca comunque qualche recriminazione da parte di qualcuno non in perfette condizioni proprio in concomitanza di questo evento. Onore al vincitore SKIZZO THE WINNER che, proprio in queste ultime ore, ha reso noto che il titolo 2008/2009 sarà messo in palio in occasione della GRAN FONDO CAMPAGNOLO. Appuntamento quindi a Feltre (Belluno) il 15 giugno 2008. Il Grillo Parlante Classifica finale e cronoscalate
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