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“In morte (sportiva) del fratello Guerino”
Avevo uno scettro e l'ho perduto Nemmeno io vi so dir com' è accaduto; Galeotta mi fu l'irta salita Adesso è più infelice la mia vita.
Mi rese per intero la pariglia Colui che fu disceso da Capriglia Carmine s ì chiama, ora è Lui il sovrano, Gigi fu secondo,ma staccato e più lontano Dietro di lui Antonello e dico cosa vera Io fui soltanto quarto di cotanta schiera.
E cos ì siedo solo, triste e sconsolato a chiedermi dov'è che avrò sbagliato; Ogni cosa avevo fatto a suo mestiere: M'ero allenato con Donato l'infermiere, e le salite, a costo d'arrivar morto, le avevo fatte col massimo rapporto; e Collianello dalla parte dura che ancor mi si rinnova la paura, e poi ancor più su, fino al pianoro eppure torno a casa senza alloro; Forse ero a corto di preparazione Oppure ho ecceduto nell'alimentazione; Magari, invece di andare sino in Sila, tre volte avrei dovuto fare i settemila: O avrei dovuto avere maggiore ostinazione E ripetere ogni giorno la dura inclinazione. Certo che con un podio cos ì duro È Triste presagire il mio futuro; E mentre agli altri esterno cauta flemma In cuore mio brucia arduo dilemma: Potr ò duellare ancora con Pergamo e Valiante? Con Antonello, poi, sar ò pimpante? E non è che torno a casa scuscinato O forse è meglio inseguir più dolce meta E andarmene in costiera col Poeta?
Ma s ì, ho deciso: diventerò più umano L'anno prossimo me la far ò con Peppe Ciano Per le salite ce ne andremo piano piano Lui, Io, Matteo ed il Balzano; E sar à bello rincasare intonso Se al gruppo si uniran Pucci ed Alfonso; E se vorr ò accelerare un pochettino Trover ò sempre al mio fianco Natalino, E se avr ò rimpianto della competizione Potr ò sempre sfidar Franco Biscione: Sar ò simile a freccia scagliata da un arciere se alla mia ruota avr ò solo il pompiere; E quando pi ù corto diventerà il respiro, piuttosto che pensare ad un ritiro, mi rester à pur sempre..... Casimiro. |