Cari amici eccomi qui a raccontarvi la splendida giornata che ho vissuto
domenica scorsa alle Cinque Terre, la mia prima Gran Fondo in assoluto.
Non so quante volte mi sono svegliato durante la notte terrorizzato
dall'idea di fare tardi, alla fine mi sono alzato alle 5.30 do un'ultima
controllata alla bici, scendo a fare colazione e familiarizzo con altri due
partecipanti alla gara che avevano pernottato nel mio stesso albergo, si
parte insieme per poi separarci al momento di entrare nelle griglie.
Cerco il mio posto ma non lo trovo, ad un certo punto uno che mi stava
dietro mi urla "hei Salerno, togliti davanti" (aveva letto le scritte sulla
maglia, quindi sapeva leggere!), finalmente trovo la mia griglia e resto in
attesa della partenza, guardo il cardio e le pulsazioni sono altissime, sono
davvero emozionato, lo speaker trasmette prima la famosa Haka neozelandese e
poi ci carica con le musiche dei film di Rocky, mi sento carico, non vedo
l'ora di partire.
Finalmente si parte! Nei primi km vengo superato da centinaia di persone, mi
sembra di essere in stazione su di un treno fermo a guardare quelli accanto
passare a tutta velocità, inizio a sentirmi un pò ipocondriaco, mi fanno
male le gambe, mi duole la schiena, ho lo stomaco gonfio per l'abbondante
colazione e mi sento abbastanza depresso al pensiero che tra poco nascerà il
partito democratico.
Prima salita, si passa davanti al mio albergo e sono quasi tentato dal
tornarci (la figlia dei proprietari non era niente male), poi inizio a
vedere le prime anime in pena arrancare e finalmente inizio a superare
qualcuno, prendo fiducia e proseguo fino al rifornimento dove faccio incetta
di banane (in Liguria si prendono facilmente, molto più che a Palermo) e di
sali minerali, questi ultimi però non mi fanno molto bene, tanto che ad un
certo punto sono costretto a fermarmi per ripetere una famosa scena del film"L'esorcista" (tranquilli, non ho girato la testa di 180°), ricomincio a
pedalare senza riuscire a trovare un gruppetto con cui proseguire così mi
ritrovo da solo per circa 60 km.
Inizia l'interminabile salita della Foce di Veppo, sui cartelli erano
segnalati 15 km, in realtà erano 17 e non immaginate quando siano stati
lunghi 2 km supplementati! Intanto continuo a recuperare posizioni, sulla
salita raggiungo un gruppetto, li attendo per fare insieme la discesa e
l'unico tratto di pianura poi loro si attardano al rifornimento ed io
preseguo da solo.
Sulla salita successiva riprendo un tizio molto taciturno che ascolta senza
mai replicare alle mie chiacchiere, ad un certo punto ci troviamo in
località Dosso e, visto che siamo in discesa, penso bene di rallentare, il
nome non mi ispira fiducia, scelta saggia, il mio compagno di strada è meno
prudente e va a compromettere le sue ultime possibilità di riproduzione
arrivando a tutta velocità su un dosso artificiale, gli faccio notare la
simpatica coindicenza: località Dosso, non potevano non essercene e lui un
pò infastidito mi dice in francese che non mi capisce perchè è olandese!!!
Dall'imbarazzo traggo le forze per incrementare il ritmo in salita e
liberarmi della sua compagnia, ormai il rapporto si era logorato, meglio
proseguire da solo! Discesa vertiginosa verso Bonassola ed eccolo, lo
spauracchio, il muro del pianto delle 5 Terre, il terribile Monte San
Giorgio, già dai primi metri le sue rampe al 20% si trasformano in un girone
dantesco, strazianti lamenti, gente che procede a zig zag (per loro la
salita sarà stata lunga 6 km), altri che procedono a piedi, è proprio in
questo inferno che il Vostro Affezionatissimo trova insperate energie che
gli permettono di salire in bici senza essere costretto a zigzagare, riesco
a seminare anche l'ambulanza, pronta a raccogliere le vittime della salita,
e inizio a superare qualche decina di concorrenti, la fatica è tanta ma
inizio a gasarmi, procedo ad 8.5 km/h ma mi sembra di volare!
Tra i concorrenti che supero mi ritrovo anche quello un cui mi ero imbattuto
nelle griglie, procede a piedi in mezzo alla strada, appena lo riconosco gli
chiedo gentilmente, non senza una vena di sarcasmo, di scansarsi (vendetta
compiuta!)
Finalmente finisce anche questo tratto, breve sosta al riformimento e ultimi
8 km di salita fino al Passo del Bracco, il profumo del traguardo attenua la
fatica e così riesco a superare di slancio anche l'ultima difficoltà della
giornata, nell'ultimo tratto mi concedo anche il lusso di usare il 50 e
mettermi in posa per una foto (vanitoso di uno pseudociclista!).
Discesa spericolata verso Deiva e ultimi 3 km in pianura, una vera e propria
passerella, spingo al massimo come se dovessi lanciare uno sprint, ho i
brividi addosso, eccolo, il traguardo, è finita! Ah no, non era il
traguardo, era un arco gonfiabile dello sponsor, va be' fa niente, altri 200
metri ed ecco il vero arrivo, mi metto in posa per la foto di rito e sento
l'incitamento di Laura, un'amica bresciana venuta fino a Deiva per
sostenermi.
Che dire, è stata un'esperienza davvero meravigliosa, la mia prima Gran
Fondo, chi potrà mai dimenticarla, pensare che fino a un paio di mesi fa
pensavo di non poter più andare in bici e invece eccomi qui, stanco ma
felice di essere ancora una volta riuscito a spostare il limite del "mai
fatto prima", avevo previsto di terminare la prova in circa 8 ore, ho
impiegato qualche minuto in più (8h 16' 32", posizione generale 668°, 44° di
categoria) ma il percorso era davvero impegnativo, più di quanto avessi
immaginato, penso di aver corso in modo intelligente gestendo al meglio le
forze e ciò mi ha permesso di essere brillante proprio sulle salite finali.
Nessuno mi aveva chiesto di partire ma tutti mi avevano chiesto di
arrivare...eccomi al traguardo, andrò piano ma l'appuntamento con la linea
bianca non l'ho mai mancato!
Un sincero ringraziamento a tutti gli amici della Ciclistica Salernitana,
senza il vostro aiuto e i vostri preziosi consigli non mi sarebbe nemmeno
saltato in mente di iscrivermi ad un GF, spero di esere stato all'altezza
della maglia che porto con orgoglio e non vedo l'ora di poter condividere
una simile esperienza con tutti voi.
Un abbraccio collettivo, ci si rivede la prossima settimana, al ritorno
dalle ferie.
Francesco Fortunato
ps: prima della fine delle ferie ho in programma un'altra impresa, spero di
potervi raccontare anche questa.